Le Cronache di Raja Dunia

24 Mar 2021

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Le Cronache di Raja Dunia è un gioco di ruolo play by chat ambientato nel continente di Raja Dunia.

L’ambientazione

3700 anni fa…

…desolazione e morte. Terre spoglie di vita e montagne spezzate. Di quelli che oggi sono laghi, fiumi e mari non c’erano altro che stagni e paludi insalubri. Le foreste non erano niente altro che grigie distese di cenere. Nessuno sa perchè giunsero: una ad una, le Sei Grandi Divinità discesero sul Continente di Raja Dunia e cominciarono a manipolarlo. Le ossa del mondo si fecero forti e la vita iniziò ad innalzarsi. Per 500 anni il Continente subì immensi e radicali mutamenti: si levarono le montagne e le acque del mondo furono purificate. La vita nacque tra le selve e le foreste, con i primi sussulti degli animali che echeggiavano nei boschi.

Ma qualcosa mancava ancora alle attenzioni degli Dei: qualcosa di cui sentivano un bisogno viscerale. Il mondo era loro grato per esser stato sanato dall’orribile condizione in cui versava, ma questa gratitudine non trovava modo di rispecchiarsi in nessun essere vivente: da allora, le Divinità Maggiori giunsero alla conclusione che erano necessari degli adoratori, quelli che oggi sono conosciuti come Dei Minori. Tra questi, uno, in particolare, venne investito di un incarico unico: il Grande Drago, progenitore di quelli che sarebbero stati i Draghi che oggi sono parte dei Miti e delle Leggende attorno al fuoco, fu insignito della carica più alta che potesse esistere tra le divinità minori, divenendo il Creatore ed il Guardiano di quelli che sarebbero stati gli Artefatti. Per assicurarsi che mai niente potesse ledere la vita di questo nuovo mondo, infatti, le Divinità Maggiori incaricarono il Grande Drago di erigere degli immensi monoliti, cristalli lucenti che brillassero agli angoli più disparati del Continente e che custodissero i poteri di protezione delle Divinità. I soli cristalli non erano comunque sufficienti a garantire la protezione del mondo ed i più antichi discendenti del Grande Drago si immolarono per la sicurezza del continente, donando i propri cuori cristallizzati per rinforzare il legame tra i poteri divini ed il mondo stesso. Gli Artefatti, fintanto che avrebbero continuato a risplendere con purezza, avrebbero garantito la sicurezza del continente perchè non potesse più sprofondare nelle tenebre.

Gli Dei Minori…

…altro non erano che piccole parti incarnate del potere delle Grandi Divinità. Questi, tanto deboli e miseri rispetto ai genitori, non osavano neppure mai levare lo sguardo su di loro, temendoli al punto tale da passare l’intera loro esistenza a pregarli, supplici. Dalle preghiere, giorno dopo giorno, giungeva sempre una voce in risposta, che insegnava loro costantemente ad evolvere le proprie potenzialità così che potessero guidare il mondo stesso verso un clima di pace: i cancelli divini, nella terra Paradisiaca delle Divinità Maggiori era sempre aperto e segretamente, ognuna delle divinità minori, nutriva in cuor suo il desiderio di raggiungere i creatori ed unirsi a loro.

Ma un giorno, nessuno sa perchè, i Cancelli Divini vennero chiusi.

La Nascita degli Imperi…

…sconforto e disperazione nei primi momenti. Dopo 500 anni dalla nascita del mondo, le preghiere più ferventi dei figli più devoti non avevano nessun’altra risposta all’infuori del silenzio. La perdizione e lo sgomento iniziarono a farsi largo nell’animo degli dei, che ora, inaspettatamente, si ritrovavano padroni indiscussi del mondo. Col tempo, il silenzio divenne un suono gradevole per l’ascolto delle divinità: non c’era più bisogno dei genitori, ora che avevano affinato le loro capacità al punto tale da essere in grado di generare la vita. E da polveri e cenere, da ossa e carne, nacquero quelle che oggi sono le razze comunemente popolanti il Continente di Raja Dunia: nate con lo stesso obiettivo che portò le Divinità Maggiori alla creazione dei loro discendenti, ossia il desiderio di essere venerati. Per 2000 anni gli imperi ebbero modo di forgiarsi tra alleanze ed inimicizie, tra ferro e fuoco.

Ma col tempo troppe voci si aggiunsero al coro: c’era chi voleva espandere la propria influenza oltre i confini stabiliti nel consiglio divino, e c’era chi voleva manipolare le coscienze dei mortali così da avere una schiera infinita di adoratori. I primi semi della discordia germogliarono tra le anime degli dei: gli imperi si divisero ancora di più, rafforzandosi oltre ogni immaginazione. Le conoscenze più segrete vennero tramandante e la magia così scoperta, intimamente connessa al potere divino ed originata, direttamente, dai creatori del mondo. E più passava il tempo, più la guerra del continente era alle porte.

La Grande Guerra…

…esplose come il soffio di un incendio, correva l’anno 2500. Una minima scintilla, un sussulto, solitario, che riecheggiò in ogni parte del continente. Grandi armate furono mosse e alla brama di conquista e potere seguirono fiumi di sangue senza fine. Uno degli Artefatti cadde. Il Grande Drago aveva oramai molti figli e molte figlie che supervisionavano la sicurezza degli Artefatti stessi, ma neppure gli antichi dragoni poterono nulla contro l’incessante crescita di potere delle altre divinità, degli imperi e delle razze che sempre maggiormente disperdevano la vita che sul continente era a lungo mancata. Fu in questo periodo che nacquero i Titani: individui dai poteri inarrestabili che sarebbero stati gli araldi distruttori dei poteri divini. Uno ad uno, nei più remoti angoli del mondo, gli artefatti vennero corrotti e conquistati. Ad ogni artefatto perduto una vita dei grandi draghi veniva spenta e si dice che, alcune, furono viste catturate da mani celesti che le guidarono verso i cancelli divini delle Grandi Divinità. Quando il continente fu sull’orlo del collasso e l’ultimo Artefatto fu sul punto di cadere, le Divinità Maggiori tornarono: correva l’anno 3000, epoca che segnò il ritorno di coloro che avrebbero salvato nuovamente questo mondo. I Titani, che stavano ottenendo un potere tale da sbaragliare i loro creatori, furono spazzati via; così come molte delle divinità minori che oggi sono dimenticate.

700 anni…

…passarono dalla grande guerra. La maggior parte dei popoli fu distrutta, la maggior parte degli individui venne assorbita nell’oblio. Del continente tutto ciò che era rimasto salvo era una piccola porzione delle terre a nord ovest. Qua, custodito segretamente, ancora un artefatto risplendeva e garantiva la sicurezza dei popoli che, col tempo, ebbero modo di ricostruire i regni perduti. Sono passati 700 anni da quando le popolazioni sopravvissute alla grande guerra hanno rincominciato a vivere in pace e nessuno, da allora, ha mai avuto l’interesse di oltrepassare i confini noti, laddove, si racconta, si trova solo morte e distruzione. Eppure, voci insolite hanno iniziato a sorgere da lontano…

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